Area Formazione
Viandante, sono le tue impronte
il cammino, e niente più,
Viandante non c’è cammino,
il cammino si fa andando.
Andando si fa il cammino
E nel rivolger lo sguardo
Ecco il sentiero che mai
Si tornerà a rifare.
Viandante, non c’è cammino,
Soltanto scie sul mare.
Questa meravigliosa poesia di Antonio Machado dal titolo ‘Il Viandante’, mi pare alluda a ciò che è un percorso terapeutico: un sentiero unico ed irripetibile da percorrere insieme terapeuta e paziente.
La poesia suggerisce di liberarsi dall’ansia di arrivare ad una meta, perché l’importante è il cammino, inteso come tempo-sazio dell’accadere dell’esperienza.
Lo psicoanalista Wilfred Bion parlava dell’importanza, per il terapeuta, di sospendere “desiderio, aspettative e conoscenza” per poter ‘sentire l’Altro’, fare esperienza dell’incontro con l’Altro, liberandosi dai propri pre-concetti, dalle proprie e altrui aspettative che spesso, se non sempre, impediscono l’ascolto autentico dell’Altro e la possibilità di sintonizzarci con lui ed accedere ad un reale incontro conoscitivo e trasformativo.
Per poter mantenere il ‘campo’ terapeutico libero da intenzionamenti e/o aspettative del terapeuta, che possono ostacolare il procedere trasformativo del percorso analitico, è auspicabile che il clinico si confronti con un supervisore o un gruppo di supervisione.
La supervisione può essere individuale o di gruppo ed aiuta il clinico ad elaborare e riflettere sulle dinamiche in atto nelle relazioni con i propri pazienti, per mantenere vivo lo spirito di ricerca e la formazione del clinico, e il dinamismo necessari al fine del buon esito di un percorso di psicoterapia, nella consapevolezza che la relazione terapeutica (non solo il paziente), ha necessità di adeguati spazi di riflessione e di cura.
Tale attenzione al lavoro di cura vale per il lavoro clinico della psicoterapia ma vale anche per il lavoro in psicologia giuridica, così come per tutti i lavori di aiuto alle persone, come per gli educatori, gli insegnanti, gli infermieri, gli assistenti sociali, etc.